TAPPA IN CUCINA Tra isole e penisole…
- Silvia Scalia
- 17 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min
E’ ormai diventato il sogno proibito e perverso di ogni donna moderna, casalinga o lavoratrice in carriera che dir si voglia, appassionata di cucina piuttosto che abile assemblatrice di prodotti pronti in scatola: l’isola (anche ammessa nel suo alter ego “la penisola”) in cucina è il desiderio recondito di ogni femmina emancipata, appassionata di riviste di arredamento della domenica, a cui poco interessano le reali dimensioni a disposizione della stanza; la vera sfida è farcela entrare ad ogni costo!
Sulle riviste di settore è molto fotografata, poiché sicuramente più scenografica e dinamica di una composizione lineare, già solo per il fatto di poter utilizzare il bancone per l’inserimento di una cappa d’arredo, di luci puntuali e sedute caratterizzanti.

Credit: www.snaidero.it
Ma non sempre è questa la soluzione vincente!
Quando si progetta uno spazio importante come la cucina, fulcro e anima della casa, bisogna fare i conti con lo spazio, optando per la scelta più adatta anche a discapito di ciò che era la nostra aspettativa.
L’isola, o la penisola, funziona sicuramente bene per ambienti living, aperti su soggiorno, dove poter cucinare rivolti verso il commensale, esalta e celebra la convivialità della composizione e della scelta stilistica; oppure per stanze molto ampie e luminose, dove una soluzione semplice e lineare si perderebbe, lasciando la stanza troppo vuota e desolata, e risultando di fatto un’occasione mancata oltre che frutto di una progettazione pigra e piatta. In tutti gli altri casi inciampare nella tentazione di saturare lo spazio con volumi sovradimensionati ed invadenti, solo in virtù della loro valenza scenica, è un errore da evitare il più possibile, pena il rischio di costringere il fruitore ad organizzare delle vere e proprie crociere per circumnavigare interi arcipelaghi di isole, tavoli e penisole, la cui destinazione finale è il frigorifero!
Inoltre, se il desiderio è proprio irrefrenabile e l’ambiente è contenuto, suggerisco di rinunciare quantomeno al tavolo, ed utilizzare la penisola stessa come piano per consumare il pasto, dando per scontato che abbiate a disposizione un ambiente, separato, per la zona pranzo, dove poter accogliere gli ospiti o mangiare senza stare sempre e per forza abbarbicati su uno sgabello.

Credit: www.varennacucine.com
Non sottovalutate le composizioni lineari, poiché oggigiorno la matericità fa da protagonista nell’arredamento, e gioca un ruolo importante anche in cucina, dove al più semplice dei laminati si sono affiancate le resine, i legni nelle diverse essenze, gli agglomerati di marmo, il vetro, l’acciaio e molti altri materiali sperimentali e pratici. Basta saper amalgamare, con gusto ed il giusto equilibrio, tutti gli elementi a disposizione per dare profondità alla composizione ed ottenere la giusta ricetta adatta al progetto della nostra cucina.
Date quindi spazio... ma quello “giusto”...alla fantasia!

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