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TAPPA IN CUCINA Tra isole e penisole…

  • Silvia Scalia
  • 17 mar 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 14 lug

Come progettare una cucina funzionale (senza farsi travolgere dalle mode)

L’isola in cucina è il sogno dichiarato di chiunque ami l’arredamento, la convivialità e l’effetto “wow” nelle case da rivista. Ma attenzione: trasformare il desiderio in realtà non sempre è la scelta più adatta.

Quando si parla di progettazione della cucina, il vero lusso non è l’isola a tutti i costi, ma uno spazio funzionale, armonico e adatto alle nostre abitudini quotidiane.


L’isola: icona scenografica (ma solo dove ha senso)

In un open space o in ambienti grandi e luminosi, l’isola funziona alla perfezione: apre la visuale, invita alla convivialità, valorizza ogni dettaglio architettonico.

Dove invece gli spazi sono più ridotti, l’isola rischia di diventare un ostacolo più che un vantaggio: ingombra, rallenta i movimenti e costringe a vere “crociere domestiche” per raggiungere il frigorifero.


Non è questione di moda, ma di proporzione

Se l’ambiente non lo consente, meglio rinunciare a tavolo e isola separati: una penisola ben progettata può diventare sia piano di lavoro che tavolo snack, garantendo funzionalità senza compromettere l’armonia dello spazio.

E se lo spazio è davvero contenuto, le composizioni lineari restano una scelta elegante e intelligente, oggi arricchita da materiali innovativi e combinazioni di grande effetto.


Materiali e stile: la materia prima del progetto

La cucina moderna si gioca sui dettagli: resine, vetro, acciaio, legni naturali, laminati di ultima generazione.

Anche in assenza di un’isola, la profondità visiva può essere ottenuta accostando texture e colori con equilibrio. Basta una buona progettazione per creare ambienti personalizzati, funzionali e pieni di stile.


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